Forma di risparmio: quando l’apparenza inganna

Hai iniziato ad accantonare qualche soldino in una forma di risparmio.

L’idea è quella di ritrovarti con un gruzzoletto che possa tornarti utile in futuro.

Chi Te l’ha proposta Ti ha assicurato che sarebbe stato un buon investimento e Tu gli hai concesso la Tua fiducia.

Del resto è una persona che conosci, per cui hai ben pensato che mai Ti avrebbe rifilato qualcosa di non valido.

Valutato il Tuo tenore di vita attuale, decidi di aderire alla forma di risparmio che Ti hanno proposto accantonando 150 euro al mese.

La cifra in questione NON Ti pesa.

L’idea di iniziare a crearti una certa tranquillità economica per i Tuo futuro Ti fa sentire anche più sereno.

Certo, sei consapevole che con molta probabilità dovresti fare ancora qualche piccolo sforzo, ma hai voluto iniziare con una cifra che NON vada ad impiccarti.

Del resto NON ha senso vivere oggi una vita di stenti per assicurarsi un futuro sereno.

Le scelte vanno ponderate e trovare un buon compromesso, in questi casi è sempre la cosa migliore.

Da questo momento in avanti, nella Tua testa il capitolo “risparmio” è una faccenda che hai sistemato.

Di certo se Ti dovesse contattare qualche altro “consulente” per proporti qualcosa di alternativo lo stopperesti dicendogli…

Sono già a posto, grazie, ho già una mia forma di risparmio!

Come darti torto…

Se dovessi ascoltare tutti quelli che Ti chiamano per proporti qualcosa di nuovo o di migliore rispetto a ciò che hai, NON vivresti più, per cui capisco che nella Tua testa quello possa essere un capitolo chiuso.

Ma se quella forma di risparmio che hai sottoscritto NON fosse valida?

Ci hai mai pensato anche solo per un istante?

Certo, la cifra che accantoni NON Ti pesa, ma l’idea di buttar via quel piccolo sacrificio che stai facendo, NON Ti manderebbe in bestia?

Ora Ti chiedo:

Poiché chi Ti ha proposto quella forma di risparmio, difficilmente sarebbe venuto a dirti che il proprio prodotto fa schifo o che sul mercato avresti trovato di meglio, quando vuoi accorgerti di aver fatto la scelta giusta?

Prenditi due minuti: Ti parlerò dell’esperienza di Sara e della sua forma di risparmio.

Anche Lei come Te pensava di essere a posto, ma la sorpresa ricevuta a seguito di un’analisi previdenziale, NON è stata certo delle migliori.

Sara aveva deciso di accantonare quasi 2.000 euro all’anno.

Per l’esattezza parliamo di 1.996,07 euro accantonati nella forma di risparmio che gli era stata proposta come “super valida”.

NON Ti farò nomi, ma stiamo parlando di un player molto importante sul mercato.

L’impegno preso con l’apertura di quella forma di risparmio era di accantonare quella cifra per i prossimi 31 anni, con l’ottica di ritrovarsi un gruzzoletto con cui integrare la pensione che sarebbe arrivata a percepire una volta uscita dal mondo del lavoro.

Analizzando il contratto, Sara sarebbe arrivata ad accantonare nell’arco di questa durata 61.878,17 euro.

La forma di risparmio in questione le garantiva un rendimento minimo annuo dello 0.50%.

Certo, NON tantissimo, ma sempre qualcosa in più del lasciare i soldi sul conto corrente.

Oltre a ciò il “venditore” le ha rimarcato il fatto di come negli ultimi 5 anni, il rendimento si sia attestato attorno ad una media del 3%.

Perché NON approfittarne allora?

Già, perché no…

Dove sta il problema?

Il problema di questa forma di risparmio (come quello di tante altre) sta in un’incognita che il “consulente” NON ha fatto notare alla nostra Sara.

Una piccola incognita chiamata “COSTI”.

Così piccola che, da contratto scritto nero su bianco (ma NON particolarmente evidenziato), avrebbe portato Sara ad ottenere la restituzione di un capitale garantito pari a 50.194,98 euro, contro i 61.878,17 versati.

Ben 11.683,19 euro in meno a fronte di un interesse minimo garantito dello 0,50%.

Questa “incognita costi” incide talmente tanto che, anche se la forma di risparmio avesse reso una media del 2% netto all’anno, in 31 anni avrebbe ritirato 55.952,07 euro, ovvero:

6.000,00 euro in meno di quelli accantonati, pur con un rendimento medio del 2% all’anno!

La morale di questo caso studio (e di molti altri che potrei riportarti)?

Che l’apparenza inganna.

NON sempre un “nome blasonato” corrisponde ad una certezza.

NON sempre dare per scontato che un proprio amico, parente o conoscente che sia, NON Ti rifili una sola (anche senza volerlo) è una buona scelta, ma…

… Purtroppo chi rappresenta una bandiera e deve vendere i suoi prodotti, questo non te lo verrà mai a dire.

Piano di accumulo: Quando a guadagnare non sei Tu!

Hai sottoscritto un piano di accumulo?

Potresti aver fatto bene, ma…

Su che base hai fatto quella scelta?

Eri in banca e mentre facevi un’operazione allo sportello Ti hanno “suggerito” che, “invece di lasciare tutti i soldi sul conto”, Ti sarebbe convenuto spostare “100 euro al mese” in un piano di accumulo che avrebbe fatto fruttare di più i Tuoi soldi?

Eri forse in coda in posta per spedire una raccomandata e l’operatore che Ti ha servito Ti ha proposto di accantonare qualche risparmio in un piano di accumulo che potevano proporti loro a condizioni molto vantaggiose?

No, aspetta: è stato il Tuo assicuratore che, dopo averti fatto rinnovare la polizza auto, Ti ha proposto di iniziare a risparmiare qualche soldino in un piano di accumulo in maniera tale da poterti ritrovare un qualcosa domani?

Ops… Un Tuo amico / parente / conoscente, ha iniziato a fare “l’assicuratore” o il “consulente previdenziale” e Ti ha convinto a sottoscrivere un piano di accumulo dopo avertelo descritto come la migliore soluzione reperibile sul mercato per accantonare e far fruttare i Tuoi soldi?

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Previdenza Complementare: Sottovalutare questo aspetto ti fa perdere più di 47.000 EURO!

Hai già stipulato una qualche forma di previdenza complementare?

Oppure

Stai pensando di stipulare una forma di previdenza complementare?

Bene, in ambedue i casi le informazioni che apprenderai in questa pagina ti permettono di evitare di perdere più di 47.000 euro in scelte sbagliate!

Troppe persone ignorano ancora la necessità di crearsi una propria forma di previdenza complementare, ma nel tuo caso che ti stai documentando a riguardo, la cosa è diversa, ragion per cui meriti di essere messo in guardia, onde evitare di perdere soldi che puoi e devi tenere per Te.

Quando si parla di previdenza complementare la mente collega spesso il tutto ad un “meccanismo di risparmio” più o meno forzato che si fa mentre si lavora per poi ritrovarsi un’integrazione alla pensione di vecchiaia quando sarà il momento di percepirla.

Anche se i problemi legati al nostro Sistema di Previdenza Sociale in merito alla materia della previdenza complementare NON riguardano solo la pensione di vecchia, con molta probabilità tu sei qui a leggere per trovare info su questo argomento, ragion per cui ora evito di dilungarmi in filippiche a riguardo e ti parlerò solo di…

Come evitare di “devolvere” soldi in forme di previdenza complementare che rendono felice solo chi te le ha proposte.

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